Approvato l’ordine del giorno n.42 (Librandi, Zanetti) legge delega per la riforma fiscale

(AGENPARL) – Roma, 25 set

“Siamo molto soddisfatti per tre ordini del giorno, impegnativi per il Governo, che siamo riusciti a far passare in sede di approvazione alla Camera della legge delega per la riforma fiscale”. Lo afferma in una nota Enrico Zanetti, responsabile politiche fiscali di Scelta Civica e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera. L’approvazione dell’Ordine del Giorno n. 40 (Zanetti) impegna il Governo ad esplicitare, nei prossimi decreti attuativi della delega, il principio che non costituisce risparmio di imposta indebito, e pertanto non ha carattere elusivo, il mero differimento dell’emersione di base imponibile conseguente ad operazioni di riorganizzazione aziendale, al fine di evitare che l’amministrazione finanziaria avvii in tali casi azioni di accertamento che spesso si rivelano infondate e infruttuose. L’approvazione dell’Ordine del Giorno n. 41 (Sottanelli, Zanetti) impegna il Governo ad introdurre, nei prossimi decreti attuativi della legge delega, disposizioni volte a distinguere, ai fini della riscossione frazionata in pendenza di giudizio, tra maggiori imposte accertate a fronte di maggiori redditi o componenti positivi non dichiarati dal contribuente e maggiori imposte accertate a seguito di disconoscimento di componenti negativi, deduzioni o detrazioni indicate in dichiarazione dal contribuente, mantenendo eventualmente la riscossione frazionata solo per le prime e sospendendola, invece, fino alla sentenza di primo grado, per le seconde. L’approvazione dell’Ordine del Giorno n. 42 (Librandi, Zanetti) impegna il Governo ad abrogare, nei prossimi decreti attuativi della delega, la specifica fattispecie che colpisce con sanzione penale la mera omissione del versamento dell’IVA, quando il comportamento omissivo si verifica in un contesto per il quale sia dimostrata la difficoltà finanziaria del contribuente. “Tre impegni specifici – spiega Zanetti – che renderanno più certo il diritto rispetto all’abuso dell’abuso del diritto da parte dell’Amministrazione finanziaria, più equa la riscossione delle imposte per i cittadini e meno vessatoria la rilevanza penale dell’omesso versamento dell’IVA in presenza di dichiarazioni fedelmente presentate dai contribuenti”.

Dichiarazione apparsa sul sito dell’Agenzia Parlamentare.