“I drammatici dati diffusi ieri dal Ministero per i Beni Culturali, da cui tra l’altro si evince che ci sono bollette non pagate per 40 milioni di euro, avrebbero potuto rappresentare l’occasione per aprire un dibattito vero sullo stato del patrimonio culturale italiano. Invece dalla politica si sta registrando solo un silenzio assordante”. Lo dichiara il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi, membro della commissione Bilancio di Montecitorio.
“Noi di Scelta Civica – aggiunge Librandi – riteniamo che sia arrivato il momento di risolvere una volta per tutte quello che paradossalmente è divenuto uno dei nostri più grandi problemi, per cui il mondo intero ci ridicolizza, e che invece dovrebbe rappresentare il nostro core business e la nostra principale risorsa, oltre che motivo di orgoglio nazionale. É necessario però – sottolinea Librandi – affrontare la questione con un approccio serio, non ideologico e scevro di ogni ipocrisia e avere il coraggio di dire con chiarezza che lo Stato italiano, da solo, non può o non é in grado di gestire questo immenso patrimonio culturale. Dato che risorse pubbliche da stanziare non ce ne sono, e anche se ce ne fossero sarebbero insufficienti, l’unica strada é quella di coinvolgere i privati nella gestione dei beni culturali. Solo così potranno essere valorizzati e diventare la forza propulsiva del nostro PIL. Spero che su questo – conclude Librandi – il ministro Bray avvii una seria riflessione”.