Berghem Fest 2019: (video) dibattito ONG e immigrazione + articolo Eco di Bergamo

VIDEO: ONG e immigrazione, dibattito alla Berghem Fest 2019

Immigrazione e ONG, due temi molto sentiti e su cui la Lega di Salvini ha costruito una campagna elettorale permanente, distorcendo una realtà molto diversa da quella reale descritta dai dati dello stesso Ministero dell’Interno. Un problema sicuramente reale, ma meno impattante sulla vita del Paese rispetto a quello che viene percepito. Come trasformare il problema in possibilità per la nostra economia e per il nostro Paese? Gestire e, in futuro, invertire i flussi migratori. Aiutare chi scappa dalla guerra e dalla povertà a crearsi una base dalla quale poter ripartire per tornare nel loro paese d’origine e fare impresa.

 

 

 

ARTICOLO – ECO DI BERGAMO, 25 ago 2019

Lega: la soluzione è il voto. Pd: sì all’intesa con i 5S

Bèrghem fest

Divisi Grimoldi e Librandi, non solo sul tema dei migranti. Tiene banco l’ipotesi di un governo giallo-rosso.

Lega e Pd si confrontano sul tema «Migranti e Ong, l’Italia paga per tutti» dal palco della Bèrghem fest di Alzano.
Posizioni diverse quelle espresse da Paolo Grimoldi, segretario della Lega lombarda e deputato, e dal collega del Pd Gianfranco Librandi. Con le trattative in corso per un possibile governo giallo-rosso, non si può però non parlare anche dei possibili scenari futuri a Roma. A margine della serata, l’esponente della Lega è «tranchant»: «Scommetto un euro che non riescono a fare il governo». E lui, assicura con un sorriso, non perde mai. Ma, se si dovesse sbagliare, e questo governo dovesse nascere, si rischia che si rimetta in discussione quanto fatto in 14 mesi giallo-verdi. Di fronte a questa ipotesi Grimoldi non si scompone, evidenziando le posizioni opposte manifestate fino a ieri dai due partiti, ora in trattativa: «Le differenze sono troppe, si sono insultati fino a pochi giorni fa. Il Pd è contro il reddito di cittadinanza, e poi cosa pensa il Pd della Tav? Ha votato a favore, come noi». Quindi, ha indicato la via: «Quando ci sono nodi politici la soluzione è elementare: la parola deve passare al popolo, che potrà dire se vuole la riforma della giustizia, l’autonomia». Sul possibile accordo, Librandi ha assicurato: «Il Paese avrebbe bisogno di questo accordo». L’imposizione dei grillini sul nome di Conte? «E molto bravo, ma il segretario Pd ha detto che ci vuole discontinuità». La posizione espressa da Di Maio «mi sembra una mossa per cercare di alzare il prezzo dell’accordo o per dire: se non accettate Conte, noi torniamo con Salvini». Sull’immigrazione, il dem ha ricordato che «Minniti aveva creato regole precise e accordi con la Libia, così che quelli che Salvini chiama trafficanti di uomini venissero combattuti e la situazione gestita con canali umanitari». E sul territorio si è puntato a «far studiare e partecipare alla vita sociale gli immigrati, insegnandogli un lavoro così che possano tornare nel loro Paese e creare là un’economia che gli permetta di non fare più i migranti».

Alessandra Loche

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