Caorle, Librandi (Sc): «Stiamo con Letta ma pensi di più alle imprese. La Cosa bianca? Sembra uno yogurt, preferisco la Cosa civica»

Gianfranco Librandi, imprenditore e parlamentare, con i colleghi Causin e Gitti, ha aperto la convention di Scelta civica – Festa Civica – a Caorle. A margine del suo intervento ha rilasciato una breve intervista alle telecamere di IntelligoNews (sotto il video) dando alcuni suggerimenti al premier Letta e rivolgendo un pensiero a Berlusconi che «in queste ore sta attraversando un momento difficile».

In queste ore Letta ha dichiarato che serve uno spirito riformatore in Italia. Voi siete il partito riformatore: è per questo che siete qui in festa?

«Siamo qui in festa anche per dare suggerimenti ad Enrico Letta. I punti che sta portando avanti del suo programma di governo, sono questioni che noi abbiamo già affrontato, già proposto. Quello dei mini bond, ad esempio, è un tema già da tempo presente nel programma di Monti e di Scelta civica. Noi continueremo ad appoggiare il governo Letta, abbiamo fiducia in lui. Ma vorremmo che si concentrasse di più sulle nostre aziende che devono tornare ad essere competitive mediante un patto di responsabilità sociale tra sindacati-operai -banche e italiani. Inoltre vorremmo si occupasse del debito pubblico italiano e di favorire l’entrata del pubblico nella cultura e nel turismo: una partnership ottimale perché l’Italia possa tornare a crescere (sulle fondamenta economiche che ha gettato Monti)».

Alcuni, però, in questa fase vorrebbero “fare la festa” al governo, come Berlusconi. Che ne pensa?

«Berlusconi è una persona seria. Gli rivolgo un pensiero: in questo momento così particolare della sua vita. Io soffro con lui, e lo dico senza ironia. Nel bene e nel male, comunque, la giustizia deve andare avanti e mi auguro comunque che lui riesca a trasmettere il senso della sua innocenza. Gli uomini giudicheranno, ma l’ultimo giudizio spetta a Dio».

Se dico “cosa bianca” lei che dice?

«Le rispondo con una battuta: mi sembra una cosa inquietante, mi ricorda uno yogurth. Io preferisco una “cosa civica”».

 

Articolo pubblicato dal quotidiano online Intelligo News.