Coronavirus: non si batte azzerando il tessuto produttivo

(AGI) – Roma, 27 mar. 2020

“Per evitare l’irreparabile distruzione del sistema produttivo nazionale, dobbiamo da subito mettere in campo una strategia per una riapertura graduale, ordinata e intelligente delle fabbriche, a partire dal riaffermare le norme di sicurezza fissate dal protocollo tra governo e parti sociali del 14 marzo. Non possiamo pensare di battere il virus azzerando il nostro tessuto produttivo e affamando milioni di lavoratori. Faccio un esempio: il settore meccanico, che traina l’economia del Nord Italia”. Lo dichiara il deputato di Italia Viva, Gianfranco Librandi. “Il treno del settore meccanico tedesco si sta già riorganizzando per ripartire: se in Italia non riusciremo a fare lo stesso, conciliando produzione e piena sicurezza dei lavoratori, la nostra industria sara’ condannata a subire un crollo da cui difficilmente riuscirà a rialzarsi”, aggiunge Librandi. “Imporre le fabbriche chiuse per troppo tempo rappresenterebbe un incentivo scellerato alla delocalizzazione, oltre alla ricerca di nuovi fornitori al posto delle imprese italiane. Ora più che mai occorre lucidità, determinazione e forte senso di responsabilità nei confronti del Paese”.

#CoronaVirus #Economia #Lavoro