DL Cultura: Librandi (SC), su partecipazione privati serviva coraggio

(AGENPARL) – Roma, 02 ago -“Pur apprezzando le parole del premier Letta, sulla partecipazione dei privati alla gestione dei beni culturali ci saremmo aspettati qualcosa di coraggioso da parte del Governo”. Lo dichiara il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi, membro della commissione Bilancio di Montecitorio. “Come ho avuto modo di sottolineare qualche giorno fa, dopo che il Mibac aveva presentato dei dati drammatici sullo stato finanziario del nostro patrimonio culturale, é necessario affrontare il problema con onestà intellettuale, superando ogni tipo di steccato ideologico. Favorire l’ingresso dei privati nella gestione dei beni culturali – spiega Librandi – non vuol dire vendere la Fontana di Trevi stile Totó, ma consentire forme di finanziamento alternative alle risorse pubbliche per la gestione, la manutenzione e la cura di quello che dovrebbe essere il core business dell’Italia. Risorse pubbliche che, ricordo, non c’erano prima, non ci sono ora e continueranno a non esserci. Per questo – conclude Librandi – raccogliamo l’appello di Letta e proporremo al piú presto in parlamento le nostre modifiche al dl Cultura”.

 

Dichiarazione apparsa sul sito dell’Agenzia Parlamentare.