(LaPresse) – Roma, 31 lug 2018
“Continua a parlare di imprese oneste il ministro del Lavoro Di Maio, dimenticando che tutto il mondo produttivo ha sollevato fortissime criticità al decreto Dignità. E allora dove e quali sarebbero le imprese oneste che tira in ballo il capo dei 5S? E non si accorge Di Maio che anche molte categorie di lavoratori si sono schierate contro il suo provvedimento, che moltissimi hanno già perso e altri perderanno il lavoro, alla faccia della lotta alla precarietà? Di Maio dovrebbe avere maggiore umiltà e ascoltare le mille voci che bocciano la sua orribile ‘creatura’ e, oggi, dovrebbe leggere attentamente, e sforzarsi di comprendere anche, i dati Istat sull’occupazione che registrano dall’inizio del suo governo un calo degli occupati e un aumento dei contratti a termine, quelli che ora le nuove norme penalizzano e rendono più rigidi, con quali conseguenze è facile immaginare.” Così in una nota l’Onorevole Gianfranco Librandi del Partito Democratico.
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