Elezioni: Librandi, l’Italia è cambiata, lo sanno anche in Cina

(DIRE) – Roma, 4 nov. 2017

“Hong Kong airport, volo CX 322 delle 0:40 gia’ in ritardo di un’ora. Un simpatico svizzero, della prestigiosa societa’ di consulenza McKinsey, mi offre il Corriere della Sera. Dopo quattro giorni in cui ho sbirciato le vicende italiane solo attraverso alcune frettolose Ansa, mi immergo con interesse nella lettura e riscopro che in Italia Matteo Renzi si sforza di interpretare il Paese con posizioni riformiste, mentre i dati economici in netto miglioramento testimoniano l’efficacia dell’enorme lavoro compiuto negli ultimi anni, ma i sondaggi sembrano premiare chi promette senza aver mai dimostrato o mantenuto. Strano Paese l’Italia”. Cosi’ Gianfranco Librandi (Partito Democratico) dalle pagine de La verita’. “Un comico distruttivo – aggiunge Librandi – che sdogana invidia sociale e falsa competenza veleggia verso il 25% di consensi, illudendo gli italiani. Un anziano Cavaliere simpatico che si impegna nelle stesse promesse che gli sentiamo ripetere da 20 anni, mai realizzate. Un «padano» che con poche idee, ma molto confuse, un giorno propone l’uscita dall’euro e l’altro giorno rinuncia, un giorno va a votare per l’autonomia di Lombardia e Veneto e il giorno dopo nega l’essenza stessa delle radici nordiste del suo partito. Tutti premiati eccetto chi e’ riuscito a strappare con la forza di un aeroplano il nostro Paese dal precipizio della cattiva gestione? In Cina, quando racconto di quanto irresponsabili siano certe posizioni demagogiche e populiste in Europa, mi rispondono ‘meglio non votare, la democrazia e’ pericolosa’. Vorrei tanto dare loro la prova che le democrazie mature possono essersi ammalate di demagogia, ma che tanti uomini e donne di buona volonta’ si stanno rimboccando le maniche per far guarire le nostre societa’ dall’illusione. Intanto, posato il Corriere della Sera , leggo il South China Morning Post. Ieri si occupava della questione della Catalogna, del nuovo aereo cargo drone e dell’economia che grazie alle basse tasse e alla stabilita’ politica cresce con regolarita’, nonostante qualche contestazione giovanile lecita e costruttiva. Che differenza di prospettiva e di racconto rispetto alla nostra stampa!” Librandi aggiunge: “Hong Kong – 7 milioni di persone, lussuosa anticamera della Cina – ha una donna intelligente, Carrie Lam, come governatore e un ambiente ospitale che apprezza piu’ di 400 aziende italiane che lavorano stabilmente in loco. Sono qui per la fiera dell’illuminazione, come ogni anno, nella zona del porto. Oltre 2.000 imprese da tutto il mondo si contendono il pane a colpi di Led, con continui spiazzamenti tecnologici e prezzi in costante cambiamento. La bandiera dell’Italia sventola anche qui ed e’ una grande soddisfazione che sui cataloghi dei prodotti cinesi, per evidenziare la qualita’, si faccia notare ai clienti, con uno stile tipicamente orientale, che l’elettronica, cioe’ l’intelligenza interna, e’ italiana. Come a dire: ti puoi fidare. Da quando in Europa c’e’ l’euro, per la prima volta Standard & Poor’s ha alzato il rating dell’Italia: e’ merito della crescita economica, della stabilita’, delle riforme adottate. Qui se ne sono accorti tutti e per questo molti progetti infrastrutturali vengono affidati agli italiani, affidabili e competenti. Il nostro Paese finalmente e’ tornato a farsi rispettare: quando ci sediamo a trattare il lavoro per le nostre aziende nessuno ride di noi. Siamo orgogliosi e salendo sull’aereo che ci riporta a casa la riflessione e’: speriamo che se ne accorgano anche gli italiani che l’Italia e’ cambiata e sta continuando a cambiare, e in meglio”.

#Renzi #Italia #Cina

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