(DIRE) Roma, 26 set. 2019
“I regimi forfettari agevolati per le partite IVA a cui abbiamo lavorato dalla scorsa legislatura e sono oggi una misura che ha dato slancio al lavoro autonomo e professionale, come dimostrato dalla grande adesione nel 2019, e che si rivolgono a una platea di lavoratori – come i giovani, i freelance, gli imprenditori di se stessi – a cui dobbiamo concedere la massima libertà possibile perchè innovino, crescano e realizzino attività professionali e imprenditoriali stabili”. Lo dichiara il deputato di Italia Viva, Gianfranco Librandi. “Per questo noi di Italia Viva, come dichiarato anche dal collega Luigi Marattin, crediamo che vadano mantenuti sia il regime forfettario sino a 65.000,00 euro di volume d’affari con imposta al 15%, sia – come previsto dal 2020 – il regime sino a 100.000,00 con imposta al 20%. Si tratta, eventualmente, di introdurre qualche miglioramento ad un sistema che sta dando ottima prova di sè: per esempio – sottolinea Librandi – l’obbligo della fattura elettronica anche per i regimi forfettari, per il massimo di trasparenza e di tracciabilità, ma anche la sottoposizione ad IVA ad un’aliquota agevolata, così da evitare bocciature da parte dell’Unione Europea per l’attuale esenzione generale e squilibri nella concorrenza tra soggetti beneficiari e non. Ne risulterebbe un regime semplice, gradito agli operatori e conveniente pure per lo Stato, che avrebbe la sicurezza della fattura elettronica ed un gettito IVA ridotto, ma ampio e certamente compensato dalla riduzione dell’evasione e dell’elusione e dalla facilità dei controlli. Un impegno – conclude Librandi – verso l’equità ed il fisco amico obiettivo che Italia Viva propone a tutto il Governo”.
#RegimeForfettario #PartiteIVA #AgevolazioniFiscali