(DIRE) – Roma, 2 lug. 2019
“Dopo mesi passati a giurare e spergiurare che non ci sarebbe stata alcuna manovra correttiva, oggi viene ufficialmente sancito che una manovra correttiva ci sarà: un decreto legge da 1,5 miliardi di euro con cui si tagliano le disponibilità di reddito di cittadinanza e Quota 100 e il taglio di 2 miliardi di euro delle spese ministeriali, inclusi i fondi destinati a imprese, formazione e sanità”. Lo afferma Gianfranco Librandi, deputato del Pd. “Non è dunque bastato il maggior deficit negoziato a dicembre scorso con la Commissione Europea, ne’ la promessa della stangata Iva da 23 miliardi per il 2020 e lo sblocco delle addizionali locali. Stiamo andando incontro a un salasso fiscale e a una manovra correttiva. Il tutto solo per evitare la procedura d’infrazione, non certo per approvare fantomatiche flat tax o per evitare l’aumento dell’Iva. Di questo passo, dove finiremo? Con più tasse e meno servizi pubblici”, conclude Librandi.
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