“L’indicazione che arriva da Cernobbio è chiara: in tutto il mondo, dall’America latina all’Africa l’economia si sta stabilizzando e procede verso una graduale ripresa; nel nostro Paese invece si registra ancora un tasso di crescita negativo; questo è dovuto sì a fattori strutturali come la mancanza di materie prime, ma anche all’eccessiva burocrazia e ad alcune anomalie politiche che minano l’equilibrio sociopolitico”. Lo afferma il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi, che sta prendendo parte ai lavori del forum Ambrosetti di Cernobbio.
“Le parole d’ordine per l’Italia – sottolinea Librandi – devono dunque essere produttività, semplificazione e stabilità politica. Non possiamo permettere che il nostro Paese sia ostaggio di falchi che giocano allo sfascio come la Santanchè e Grillo, o di sindacalisti ideologizzati come Landini, che accusano le aziende che mettono sul piatto un miliardo di euro per rilanciare le fabbriche. Chi investirebbe in Italia a queste condizioni? Nessuno. Serve perciò uno sforzo collettivo per rigettare le pulsioni autodistruttive e lavorare tutti per rilanciare la crescita e l’occupazione. Per fare questo serve un Governo che lavori e che faccia le cose per bene. Far cadere l’esecutivo Letta ora – conclude Librandi – sarebbe una vera e propria catastrofe”.