Governo: su Siri, 5 stelle moralisti a intermittenza

(DIRE) – Roma, 5 mag. 2019

“Il Presidente Conte, nella conferenza stampa in cui ha annunciato la richiesta di espulsione dal Governo del sottosegretario Siri, si e’ prodotto in dotte disquisizioni tra norme “astratte e generali”, a tutti applicabili senza vantaggi, e norme “concrete” e “particolari” che, come quella proposta da Siri, “non avrebbe offerto una parità di chances per il futuro”, ma si sarebbe risolta in un vantaggio per alcuni, limitati soggetti”. Lo afferma Gianfranco Librandi del Pd. “L’avvocato degli Italiani, però – continua – ha la memoria corta e selettiva. Infatti con le ‘Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria’ ha regalato una vera e propria sanatoria fiscale con lo sconto del 95% del dovuto, senza sanzioni ed interessi, a favore delle imprese delle sigarette elettroniche. Forse un regalo di ben 170 milioni di euro ad un settore di rilevante importanza sociale e igienico-sanitaria? No, caro «avvocato degli Italiani»: una misura chiaramente clientelare e contraddittoria, altro che norma astratta e generale. Un uso spregiudicato della normativa, alla faccia dell’uguaglianza e dell’interesse collettivo dello Stato, alla faccia della promessa “mai più condoni e sanatorie”. Dov’erano i moralisti 5 Stelle, quelli del cambiamento, quelli del rispetto assoluto dell’etica, quando si sarebbe potuto, in Parlamento, bloccare con un semplice emendamento un regalo simile, enorme spreco di denaro pubblico voluto dal loro Governo? Forse che anche i 5 Stelle hanno una doppia, tripla, quadrupla etica? Da valutare a seconda delle proprie convenienze e clientele? Eppure continuano a fare gli ingenui e gli intransigenti, anche se usano nel loro esclusivo interesse le poltrone che difendono con le unghie e con i denti e dispensando illusioni. Moralisti da strapazzo, moralisti a intermittenza”, conclude Librandi.

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