“Questa mattina gli italiani si sono risvegliati un po’ più poveri grazie a Silvio Berlusconi il quale, non pago di aver deciso l’aumento dell’Iva quando era al governo, nelle ultime ore ha dato vita a una spirale distruttiva per se stesso e per l’Italia rendendo impossibile ogni tipo di intervento per scongiurare l’inasprimento dell’aliquota sui consumi. Noi di Scelta Civica abbiamo proposto ogni tipo di soluzione possibile e immaginabile e, soprattutto, compatibile con la stabilità dei conti pubblici e con i principi minimi di equità sociale. Ma dato che tutte le risorse erano giá state impegnate per togliere l’Imu prima casa anche ai ricchi, e visto che l’iter parlamentare del decreto è stato interrotto bruscamente dalla decisione di Berlusconi di staccare la spina al Governo Letta, non è stato possibile fare nulla per correggere le storture del dl Imu. In attesa delle prossime mosse di Berlusconi, spero vivamente che in casa Pdl prevalga il buon senso, anche da parte di Berlusconi stesso, quantomeno per non scaricare sugli italiani il peso di una crisi di governo: se c’è la volontà, si può ancora lavorare per riportare l’IVA al 21%, sgravando le famiglie e le imprese di questo fardello in una fase in cui è necessario non lasciarsi sfuggire i timidi segnali di ripresa della nostra economia“. E’ quanto dichiara Gianfranco Librandi, deputato di Scelta Civica e membro della Commissione Bilancio della Camera.
Dichiarazione apparsa sul sito dell’Agenzia Parlamentare.