” Obbligare la Riva Acciaio a sospendere l’attività in stabilimenti che nulla hanno a che vedere con l’Ilva di Taranto e con il disastro dalla stessa provocato e’ una decisione irragionevole ed inaccettabile in un Paese civile “ questa la dichiarazione rilasciata a caldo dall’On. Librandi in relazione alla notizia della cessazione delle attività in 7 aziende del gruppo Riva, comprese quelle con sede a Milano e l’ Acciaieria di Caronno Pertusella
” Il sequestro preventivo penale subito dall’azienda in relazione alla inchiesta sull’ Ilva rende impossibile proseguire l’attività produttiva di un’azienda leader a livello mondiale nel suo settore, cancellando migliaia di posti di lavoro e gettando nell’angoscia migliaia di famiglie in un momento già durissimo – prosegue Librandi -.
Una decisione incomprensibile, che va rimossa.
Provvederò a presentare un’ interrogazione urgente al Governo per sollecitarne un immediato intervento – conclude il parlamentare saronnese – ma nel contempo auspico che anche il mondo industriale ed i sindacati costituiscano dei comitati congiunti locali per trovare soluzioni occupazionali alternative per i lavoratori , vittime di quella che io considero una mossa , che seppure comprensibile dal punto di vista giuridico, non ha tenuto conto dei disastrosi effetti sulle famiglie dei dipendenti coinvolti “