Lavoro: Librandi, da Brunetta polemiche sterili, rivuole art.18?

“Prima di Jobs Act assunzione indeterminata era più rischiosa”

(DIRE) – Roma, 31 ago 2017

“Cresce l’occupazione, che torna sopra la soglia dei 23 milioni di occupati, livello piu’ alto dal 2008”. Lo dichiara Gianfranco Librandi del Pd. “Anche simbolicamente – spiega Librandi – significa che l’Italia ha ormai superato la bufera della tremenda crisi economica e finanziaria che si e’ abbattuta sull’Occidente dieci anni fa e che aveva trovato il nostro Paese particolarmente impreparato, dopo i troppi anni da ‘cicala’. Ci siamo rimboccati le maniche negli ultimi anni e stiamo rimettendo le cose in sesto. L’occupazione cresce perche’ l’economia va meglio, perche’ le imprese hanno piu’ strumenti di prima per investire, perche’ abbiamo ridotto le tasse e perche’ abbiamo dato un orizzonte di stabilita’ e fiducia”. “A tal proposito – commenta ancora Librandi – sono sterili e inutili le polemiche sollevate in queste ore dal capogruppo di Forza Italia Brunetta, secondo cui l’aumento della occupazione deriverebbe piu’ dai contratti a termine che dai nuovi contratti a tempo indeterminato del Jobs Act. Brunetta dovrebbe sapere meglio di tanti altri che le diverse formule contrattuali servono a interessi ed esigenze diverse delle aziende, e che spesso i contratti a tempo si trasformano poi in indeterminati”. “Quella della pluralita’ di contratti era peraltro la logica della riforma Biagi del 2003, promossa e approvata dal governo Berlusconi. Hanno forse cambiato idea e vogliono tornare al vecchio articolo 18, come propone la Cgil? Come sa bene qualsiasi imprenditore, prima della riforma del Jobs Act, assumere a tempo indeterminato era piu’ complicato e rischioso, oggi e’ piu’ agevole. Fine delle discussioni, credo”, conclude Librandi.

 

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