Librandi (Sc): non rimandare effetti taglio Irap a 2016

Maggioranza intervenga su legge Stabilita’

(ASCA) – Roma, 27 ott 2014

“L’immagine di determinatezza e rapidita’ che il premier Renzi ha dato ieri di sé alla Leopolda si scontra purtroppo con un dato di realta’, su cui la maggioranza intera dovrebbe riflettere: non e’ concepibile che il dato piu’ significativo della legge di Stabilita’ che ci accingiamo a discutere ed approvare sia una riduzione di tasse di cui le imprese godranno di fatto solo nel 2016”. Lo sottolinea in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi, membro della commissione Bilancio di Montecitorio. “Prima della pausa estiva – prosegue Librandi – avevamo ridotto dal 3,9 al 3,5% l’aliquota Irap per tutte le imprese, spostando peraltro la tassazione sul risparmio, con l’aliquota sugli interessi aumentata dal 1 luglio scorso dal 20 al 26%. Seppure a malincuore, avevamo accettato la scommessa del governo di preferire, in tempi di crisi, una traslazione del peso fiscale dalla produzione alla rendita finanziaria. Ora con la manovra ci rimangiamo quel taglio Irap, riportando gia’ per quest’anno l’aliquota al 3,9%, ma l’aumento sul risparmio resta”. “In piu’ – aggiunge Librandi – l’eliminazione della componente lavoro dalla base Irap avra’ effetti solo sul saldo d’imposta, che le imprese verseranno nel 2016. Sinceramente, non credo che dire alle imprese italiane ‘aspettate due anni’ sia coerente con le aspettative che si alimentano. Ai colleghi del PD, di Scelta Civica e del NCD dico: troviamo una soluzione di maggioranza, perché le imprese italiane meritano un alleggerimento fiscale da subito”, conclude.

Dichiarazione apparsa sul sito dell’Asca.