Librandi (Scelta Civica): «Invertire la rotta economica, ecco come»

255_libRimodulare l’Imu, revisione del Redditometro, abbassare gli interessi di mora di Equitalia. Queste la proposte dell’onorevole Gianfranco Librandi (Scelta Civica).

Mentre a Roma si “ discute animatamente” e si fanno congetture su come far uscire il Paese dallo stallo in cui le ultime elezioni lo hanno lasciato, i dati economici del Sistema Italia sono sempre più preoccupanti. L’economia italiana arranca, come ha confermato l’Istat, che in una recente pubblicazione ha dipinto con toni assai foschi le prospettive del nostro Paese, che già nei primi mesi del 2013 ha registrato una diminuzione del Pil dell’1 per cento, per non parlare poi dell’ulteriore crescita della disoccupazione, della diminuzione dei consumi, della riduzione degli investimenti e dei dati negativi relativi ai tanti altri parametri economici che certificano il profondo stato di sofferenza del Paese.

In questa situazione tanto preoccupante, ritengo che la priorità numero 1 della politica sia quella di impegnarsi con forza e soprattutto con concretezza per invertire la rotta.
Mi permetto, allora, di elencare qui di seguito una serie di considerazioni e suggerimenti pratici che possono contribuire a far ripartire la nostra economia, cercando di intercettare le esigenze dei lavoratori dipendenti, degli artigiani, commercianti e imprenditori di piccole e medie imprese, fino a qui pesantemente penalizzati:
1) Partiamo con una osservazione positiva : questo è un mese piacevole per gli italiani che intraprendono, e lo ricorderemo ripetutamente: è il mese del ” Click day” in quanto per la prima volta, grazie al governo Monti, è diventata una realtà per le imprese la possibilità di detrarre dall’Ires la quota di Irap sul costo del personale.

2) Sarebbe di grande utilità rimodulare la rata dellImu che verrà pagata a giugno sia per quanto riguarda l’abbattimento sulla prima casa che, di uguale importanza, il contenimento delle aliquote Imu sui capannoni; ancor più importante sarebbe l’eliminazione del meccanismo che a partire da giugno porterà ad un forte aumento della base imponibile Imu degli edifici industriali per via della revisione in aumento dei coefficienti di moltiplicazione;

3) Eliminazione della dichiarazione con la quale si deve autodenunciare l’utilizzo da parte dell’imprenditore e dei suoi familiari dei beni intestati all’impresa (es.: autovetture, case….) la cui presentazione è prevista per il prossimo mese di aprile. Questo perché la paura di un conseguente accertamento nei confronti dell’imprenditore come privato cittadino ha bloccato l’acquisto soprattutto delle auto di medio-alto livello, con conseguente blocco del mercato automobilistico.

4) Redditometro: E’ un meccanismo che deve essere assolutamente rivisto. È inconcepibile pensare che l’acquisto di beni significativi come case, auto, mobili debba essere giustificato dal solo reddito prodotto nell’anno dell’acquisto con conseguente accertamento in capo al contribuente e il relativo blocco dell’economia per la paura del controllo fiscale.

5) Equitalia: sono stati aumentati ulteriormente gli interessi di mora per tardivi pagamenti : inaccettabile.

Pubblicato su Intelligonews