Olimpiadi: Librandi, Italia non può essere ostaggio di un comico

(askanews) – Roma, 9 set 2016

“Nel 2012 Mario Monti rinunciò alle Olimpiadi del 2020 perché l’Italia stava risanando una complessa situazione di bilancio, ma ora abbiamo tutte le condizioni per organizzare in modo eccelso Roma 2024: sarebbe una straordinaria occasione di rilancio economico, turistico e sportivo per la Capitale. E’ inaccettabile che sia un comico (che non fa nemmeno più ridere) a decidere se Roma debba competere per l’organizzazione dei Giochi Olimpici, senza nemmeno spiegarci concretamente le ragioni”. Lo afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica. “Forse Beppe Grillo sta insinuando che noi italiani siamo condannati a fare le cose male? Parli per sé e per il M5S, non certo per l’Italia che quotidianamente dimostra la sua capacità di produrre, innovare, investire, esportare e creare lavoro. E’ questa l’Italia che si candida a organizzare le Olimpiadi, non quella che piange, si lamenta e – aggiunge – vede complotti dovunque. Se vuole tornare ad essere un paese prospero e dinamico, l’Italia non deve aver paura delle sfide, ma le deve accettare con l’obiettivo di vincerle: le Olimpiadi possono produrre spese folli e buchi di bilancio, come accaduto ad Atene 2004, o possono essere un volano per lo sviluppo di una città, come è invece accaduto a Barcellona nel 1992. Le due più recenti edizioni dei Giochi tenutesi negli Stati Uniti, Los Angeles 1984 e Atlanta 1996 sono persino state un esempio virtuoso dal punto di vista finanziario. Roma e l’Italia possono fare altrettanto”, conclude Librandi.