“Più che alle riforme italiane con articoli strampalati sul nostro referendum costituzionale, fossi un editorialista del Financial Times mi concentrerei sul salto nel buio causato dalla Brexit ed esaminerei le gravi conseguenze per la finanza inglese e l’economia reale dovuta all’abbandono dell’Ue da parte della Gran Bretagna”. Lo dichiara Gianfranco Librandi di Scelta civica. “La sterlina – aggiunge – cola a picco, il potere d’acquisto dei cittadini britannici si è ridotto notevolmente, il valore degli immobili diminuisce e le aziende perdono competitività perché pagano di più le materie prime a causa della svalutazione. Il Financial Times si concentri su queste cose, invece che tentare di affossare le riforme italiane. Forse il giornale della City teme che se l’Italia e l’Europa tornano a crescere, per la Gran Bretagna fuori dall’Ue, sola e isolata dal resto del mondo, non c’è futuro: non si spiegherebbe altrimenti tanto interesse verso le nostre vicende”, conclude Librandi.