Scelta Civica: Librandi, “Il governo Renzi? Non è di sinistra”

Giovedì, 4 dicembre 2014
di Fabio Massa

Sono determinanti in Parlamento. Ma soffrono di scarsa visibilità e soprattutto sono di fronte a un bivio. I centristi di Scelta Civica continuano la marcia di avvicinamento al congresso. Il tesoriere Gianfranco Librandi ad Affaritaliani.it: “Questo non è un governo di sinistra. E’ un governo che si sta progressivamente spostando a destra. Da Scelta Civica non è escluso nascano nuove formazioni politiche”. Poi apre alle alleanze dal basso sulle persone e sui territori: “A Saronno, in Brianza, selezioniamo una nuova classe dirigente al di là dei partiti”. INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

 

Onorevole Librandi, è in atto da settimane un riavvicinamento tra Ncd e Fi. Vi rubano spazio di manovra?
Inizio con il dire che devo riconoscere che in Ncd ci sono persone di altissimo livello. Ho potuto lavorare con il collega Tancredi, relatore della legge di bilancio, e ho apprezzato moltissimo la sua preparazione. Tuttavia, per quanto riguarda la loro strategia politica, penso siano in uno stato un po’ confusionale.

In che senso?
Nel senso che da un lato fanno i progressisti, si avvicinano a Forza Italia come innovatori. Dall’altra stanno facendo un gruppo parlamentare unico con l’Udc. Le due cose sono in contrasto, se prima fanno i rinnovatori e poi vanno con chi rappresenta il passato.

A proposito di centro: Scelta Civica che cosa farà?
Stiamo organizzando il congresso di fine gennaio. Il sottosegretario Enrico Zanetti, uno dei possibili segretari, ha fatto dichiarazioni che testimoniano la sua appartenenza a un’estrazione di centrodestra. Irene Tinagli ha invece proposto strategie più di sinistra. Io credo che Scelta Civica debba essere un gruppo di persone che cercano di stimolare questo governo da veri riformisti.

Un governo che però è di sinistra…
Ma questo non è un governo di sinistra. Questo è un centrosinistra che guarda sempre di più a destra perché si rende conto che c’è una prateria di voti. Noi dobbiamo fare gli stimolatori intellettuali di questo governo.

Ma Scelta Civica ha un’anima di destra o di sinistra?
Guardi, se non avessimo avuto al nostro interno personaggi divisivi come Mario Mauro o come Gabriele Albertini, gente senza una logica di etica politica, sicuramente saremmo la vera alternativa riformista sia per un polo che per l’altro. In parlamento è rimasto un gruppo molto forte, e questa è una cosa molto positiva. Per adesso non riusciamo ad essere visibili come dovremmo perché ci manca un leader. Noi cercheremo nel congresso di votare un leader condiviso.

E avete risolto il problema…
E poi non è neanche escluso che dal nostro gruppo nascano nuove proposte politiche. Per esempio si potrebbe cercare di riunire tutte le liste civiche moderate della middle class italiane, da Unione Italiana ai Riformisti Sardi alla Lista Civica per l’Abruzzo…

Intanto a Saronno lei fa un accordo con Forza Italia per un progetto che sale dal basso.
Non diamo un peso nazionale a una vicenda locale. Che comunque è significativa. Il gruppo dirigente che governa la città ha saputo fare una sola cosa: mettere i 30 all’ora ovunque per strada. Ha rallentato e spento una città che il centrodestra aveva lasciato vitale e grande.

E quindi?
Quindi abbiamo deciso di fare un accordo con Lara Comi, ma anche con altre persone, nel quale non è escluso che entrino anche gruppi di centrosinistra, per individuare un candidato sindaco davvero giusto per i cittadini. Tutte le proposte saranno sul web, all’indirizzo www.micandidoasaronno.it, e tutti potranno candidarsi. Purché abbiano idee e programmi per far tornare Saronno a splendere.

Quindi una sorta di primarie online?
Più che altro una sorta di primarie delle idee e non delle correnti. Abbiamo dei filmati emblematici, che documentano il degrado nel quale è caduta la città. Nei prossimi mesi organizzeremo più grandi eventi al teatro di Saronno dove i candidati sindaci proporranno e riceveranno possibili soluzioni ai tanti problemi della città.